3

Energia fotovoltaica

Energia dal sole

L’energia solare è una risorsa pulita e rinnovabile, indispensabile per la vita sulla terra. Oggi consente anche di liberarci dal peso della bolletta dell’elettricità e migliorare la qualità di vita. Installare sul proprio tetto 8 metri quadri di pannelli fotovoltaici consente di abbattere per almeno 25 anni la propria spesa per l’energia elettrica.

Un mercato in crescita. In Italia e nel mondo, i pannelli fotovoltaici stanno trovando rapidamente il favore dei consumatori e delle imprese. Il vantaggio è evidente, investendo in un impianto fotovoltaico casalingo si abbatte il costo dell’energia elettrica per almeno 25-30 anni. Con l’introduzione del “conto energia” sarà anche possibile produrre un reddito rivendendo l’energia prodotta dai pannelli solari al gestore della rete in cambio di tariffe incentivate valide per venti anni.

Quanto costano? Da dieci anni il prezzo dei pannelli fotovoltaici è in progressivo calo, la tecnologia ha ridotto da un lato i costi e dall’altro ha aumentato i rendimenti. Oggi il costo di installazione di un impianto solare fotovoltaico medio oscilla intorno ai 9-10.000 euro, pari ad una normale automobile utilitaria. La crescente concorrenza di settore e la pratica di richiedere preventivi a diversi installatori potrà ulteriormente ridurre la spesa finale.

I contributi all’acquisto. Dal 2000 sono stati attivati diversi piani di incentivazione all’acquisto basati su contributi regionali o statali. Gli incentivi all’acquisto hanno manifestato però alcuni handicap: fondi inadeguati, bandi di concorso periodici, scarso controllo sul prezzo finale dell’impianto. La vera spinta al mercato fotovoltaico sarà il “conto energia” che remunererà la produzione di energia solare e non l’installazione. Detto in breve, il conto energia non eroga alcun contributo all’acquisto dei pannelli solari ma garantisce il riacquisto di tutta l’energia prodotta dai pannelli stessi con tariffe elevate (reddito per il proprietario dei pannelli) garantite per venti anni.

Dal punto di vista sociale gli impianti fotovoltaici riducono la domanda di energia da altre fonti tradizionali contribuendo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico (emissioni di anidride carbonica generate altrimenti dalle centrali termoelettriche).

L’impatto sul paesaggio. La modularità dei pannelli solari consente di integrare i moduli sulle superfici esistenti delle abitazioni, normalmente sui tetti. L’impatto ambientale e paesaggistico è pertanto nullo.

Come funziona un impianto fotovoltaico

I materiali come il silicio possono produrre energia elettrica se irragiati dalla luce solare. Una caratteristica fisica che ha consentito negli anni ’50 di realizzare la prima cella fotovoltaica della storia dell’uomo. Lo stesso nome “fotovoltaico” esprime in sé tutto il significato della scoperta, foto = luce e voltaico = Alessandro Volta (inventore della batteria).

1) I pannelli fotovoltaici sono installati sul tetto della propria abitazione o ovunque ci sia un’esposizione diretta ai raggi solari (es. terrazze, cortili, terreni ecc.);

2) La luce solare è trasformata in energia elettrica alternata, usufruibile per tutte le normali attività domestiche;

3) L’energia elettrica prodotta dai pannelli in eccesso, rispetto ai consumi, viene venduta alla società elettrica come credito da applicare sulla bolletta elettrica.

Le celle fotovoltaiche collegate tra loro formano un modulo fotovoltaico in grado di trasformare la luce solare direttamente in energia elettrica. Un modulo è costituito da 36 celle poste in serie e consente di produrre una potenza di circa 50 Watt. Ogni singola cella fotovoltaica (FV) può produrre circa 1,5 Watt di potenza a una temperatura standard di 25°C. L’energia prodotta dal modulo prende il nome di potenza di picco (Wp).

La modularità dei pannelli fotovoltaici consente una vasta flessibilità di impiego. Le celle possono essere combinate in serie sulla base delle reali esigenze energetiche dell’utenza o sulle caratteristiche della superficie destinata all’impianto.

L’energia elettrica in uscita dal modulo viene passa per dispositivi balance of system per adattare la corrente e trasformarla in corrente alternata tramite il sistema di inverter. L’energia così modificata è introdotta nella rete elettrica per alimentare il consumo di elettricità locale (sistemi isolati in case o imprese) o per essere computata a credito da uno speciale contatore del gestore della rete elettrica.